La Formula 1 vuole auto più leggere e con i parafanghi

Su che cosa sta lavorando la Formula 1 per il futuro? Stefano Domenicali, ceo di F1, ha sottolinato ancora una volta che il problema principale delle auto di oggi è il peso. Per il 2026, quando cambieranno i regolamenti tecnici, si augura di poter avere monoposto altrettanto sicure e veloci, ma meno pesanti di oggi. E magari anche meno grandi, aggiungiamo noi.

Avremo una Formula 1 ibrida, ma con benzina sintetica, quindi con passo importante anche per la mobilità del futuro che non può fare affidamento solo sull’elettrico come vorrebbe qualcuno. Domennicali ha insistito molto sui nuovi carburanti, un altro passo importante verso la politica del Carbon Zero che F1 vuole raggiungere nel 2030.

Le macchine oggi pesano troppo e sono anche troppo ingombranti per certe piste che non possono adeguarsi (vedi Monaco). Sarebbe un bel passo avanti abbassare il peso che oggi è di 798 kg.

Un’altra area su cui si sta lavorando è l’introduzione dei parafanghi con gomme da bagnato. Quando piove il problema vero è la visibilità, non la tenuta di strada. Il problema è che le nuvole d’acqua alzate dalle gomme da bagnato, annulla quasi del tutto la visibilità. Si sta studiando un sistema di parafanghi da applicare solo i caso di pioggia, così da evitare gli spray alzati dalle auto. Si era studiata anche la possibilità di dotare le monoposto di un parabrezza, ma gli esperimenti per ora non hanno dato i risultati sperati.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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